E. characias "Silver Swan" |
Molto dissimili tra loro per forme e caratteristiche, le euforbie abbelliscono il giardino, e spesso si rivelano spettacolari. Il genere Euforbia è tra i più diversificati nel mondo vegetale, raccoglie oltre 2000 specie che anno caratteristiche e necessità colturali spesso molto differenti tra loro. Comprende innumerevoli categorie erbacee, biennali, annuali, suffrutticose e arbustive, a foglia persistente o caduca e le troviamo diffuse in tutti i climi temperati della terra.
La poinsettia, la più conosciuta e diffusa commercialmente è l’Euphorbia pulcherrima, o Stella di Natale, che presenzia ormai consueta durante le feste di Natale nelle nostre case.
Euphorbia polychroma |
Anche per il giardino esistono euforbie per ogni situazione e casi difficili. All’ombra è imbattibile E. amygdaloides var. robiae (45 cm di altezza), proveniente dall’Asia Minore ma naturalizzata in Italia, una specie sempreverde con foglie verde scuro, coriacee, con brattee verde pallido che compaiono in maggio. È ideale come tappezzante alla base di grandi alberature perché sopporta bene le situazioni asciutte. Gli steli fioriferi sono da eliminare dalla base e non sotto l’infiorescenza come spesso accade. Da segnalare anche E. polycroma, specie compatta con brattee giallo brillante che compaiono in aprile maggio ed E. oblongata simile alla precedente ma più grande. E. Sikkimensis, E. Schillingii ed E. wallichii preferiscono terreni fertili e annaffiature regolari per formare masse dense e arrotondate con cianzi giallo cromo. Sono adatte alla parte centrale delle bordure.
Euphorbia mellifera |
Spontanea in Italia e in Europa, l’erba cipressina (E. Cyparirissias) , raggiunge 30 cm e ed è una specie perenne e compatta , adatta come copri suolo , dal fogliame sottile e lineare.
Tra i nuovi ibridi che danno spettacolo troviamo E. characias , molto decorativo, e Silver Swam, elegantemente variegato di bianco.
Euphorbia cyparissias |
Attenzione però, nonostante le funzioni terapeutiche di alcune specie considerate medicinali, la linfa bianca e lattiginosa che caratterizza le euforbie è irritante per la pelle umana e molto velenosa se ingerita. Allo stato selvatico questo lattice acre ha funzione deterrente verso gli erbivori foraggianti e al contempo è un efficiente metodo di cicatrizzazione delle ferite. La manutenzione delle aree verdi va sempre eseguita con guanti e preferibilmente con visiera. Per precauzione è importante posizionare le euforbie lontano da bambini e animali domestici.