Il mondo della Progettazione dei Giardini


ECCO COME PROGETTARE IL GIARDINO, CON LE SOLUZIONI PIU' CREATIVE E SUGGESTIVE PER IL TUO SPAZIO VERDE.
TANTE IDEE PER TRASFORMARE IL TUO GIARDINO IN UN ANGOLO DI PARADISO

lunedì 11 gennaio 2016

LE EUFORBIE

E. characias "Silver Swan"
Molto dissimili tra loro per forme e caratteristiche, le euforbie abbelliscono il giardino, e spesso si rivelano spettacolari. Il genere Euforbia è tra i più diversificati nel mondo vegetale, raccoglie oltre 2000 specie che anno caratteristiche e necessità colturali spesso molto differenti tra loro. Comprende innumerevoli categorie erbacee, biennali, annuali, suffrutticose e arbustive, a foglia persistente o caduca e le troviamo  diffuse in tutti i climi temperati della terra.
La poinsettia, la più conosciuta e diffusa commercialmente è l’Euphorbia pulcherrima, o Stella di Natale, che presenzia ormai consueta durante le feste di Natale nelle nostre case.
Euphorbia polychroma
Anche per il giardino esistono euforbie per ogni situazione e casi difficili. All’ombra è imbattibile E. amygdaloides var. robiae (45 cm di altezza), proveniente dall’Asia Minore ma naturalizzata in Italia, una specie sempreverde con foglie verde scuro, coriacee, con brattee verde pallido che compaiono in maggio. È ideale come tappezzante alla base di grandi alberature perché sopporta bene le situazioni asciutte. Gli steli fioriferi sono da eliminare dalla base e non sotto l’infiorescenza come spesso accade. Da segnalare anche E. polycroma, specie compatta con brattee giallo brillante che compaiono in aprile maggio ed E. oblongata simile alla precedente ma più grande. E. Sikkimensis, E. Schillingii ed E. wallichii preferiscono terreni fertili e annaffiature regolari per formare masse dense e arrotondate con cianzi giallo cromo. Sono adatte alla parte centrale delle bordure.
Euphorbia mellifera
Spontanea in Italia e in Europa, l’erba cipressina (E. Cyparirissias) , raggiunge 30 cm e ed è una specie perenne e compatta , adatta come copri suolo , dal fogliame sottile e lineare.
Tra i nuovi ibridi che danno spettacolo troviamo E. characias , molto decorativo, e Silver Swam, elegantemente variegato di bianco. 
Euphorbia cyparissias
Attenzione però, nonostante le funzioni  terapeutiche di alcune specie considerate medicinali, la linfa bianca e lattiginosa che caratterizza le euforbie è irritante per la pelle umana e molto velenosa se ingerita. Allo stato selvatico questo lattice acre ha funzione deterrente verso gli erbivori foraggianti e al contempo è un efficiente metodo di cicatrizzazione delle ferite. La manutenzione delle aree verdi va sempre eseguita con guanti e preferibilmente con visiera. Per precauzione è importante posizionare le euforbie lontano da bambini e animali domestici.

FERNANDO CHARUNCHO

Filosofo e giardiniere al tempo stesso, Fernando Caruncho non ama essere definito paesaggista. Madrileno, ha studiato filosofia, e oltre ai filosofi classici, venera anche Cartesio, Goethe, Roisseau. Come si può desumere guardando le sue creazioni,  la classicità  la si ritrova nei suoi giardini, mista ad una profonda semplicità e straordinaria raffinatezza.
 Charuncho ha le idee molto chiare su  come e perché si fa un giardino. “Il giardino”, dice, “ “è sempre più necessario: non tanto e non solo perché la gente ha bisogno di verde per far giocare i bambini, per rilassarsi o far correre i cani, ma perché il giardino è l’intermediario tra uomo e natura”.
Disegnare il paesaggio per Caruncho equivale a ricercarne l’ ordine profondo: quell’ordine che  egli coglie con il cuore ed elabora con la mente. Chi progetta un giardino ha il compito di coniugare insieme l’umano ed il naturale, non solamente per realizzare un’opera corretta e bella a vedersi, bensì per raggiungere quella purezza e semplicità che è insita nell’ordinamento naturale delle cose. Charuncho dice che i suoi progetti sono un costante tentativo di “catturare la luce” nello spazio del giardino attraverso la disposizione formale degli elementi più semplici.
 I suoi progetti sono informati anche dalla ricca storia dei giardini  spagnoli, che mostrano l’influenza dei mori, e del Rinascimento italiano. I suoi giardini preferiti sono quelli del Palazzo dell’Alambra a Granada, i Giardini di Boboli a Palazzo Pitti, Firenze, e lo Chateaux Vaux Le Vicomte a Sud di Parigi.
I suoi giardini spiccano per la sobrietà, data anche dall’impiego di un numero esiguo di specie e varietà.
La scelta delle piante varia ovviamente in funzione del luogo. Alcune piante da lui utilizzate possono essere: Buxus sempervirens, Santolina, Escallonia, Myrtus, Arbutus unedo, Hedera helix, Magnolia grandiflora, olivi e cipressi , Thachelospermum jasminoides.
L'opera completa di Fernando Caruncho è contenuta nel libro "Mirrors of Paradise / The Gardens of Fernando Caruncho", The Monacelli Press, New York.